VENERE
Venere è il secondo pianeta del Sistema solare in ordine di distanza dal Sole con un'orbita quasi circolare che lo porta a compiere una rivoluzione in 224,7 giorni terrestri. Prende il nome dalla dea romana dell'amore e della bellezza e il suo simbolo astronomico è la rappresentazione stilizzata della mano di Venere che sorregge uno specchio (; Unicode: ♀).
È l'oggetto naturale più luminoso nel cielo notturno, dopo la Luna, con una magnitudine apparente di -4,6, e per questo motivo è conosciuto fin dall'antichità. Venere raggiunge la sua massima brillantezza poco prima dell'alba o poco dopo il tramonto e per questa ragione è spesso stato chiamato da popoli antichi la "Stella del Mattino" o la "Stella della Sera", fino a quando Pitagora identificò in Venere il responsabile di entrambe le apparizioni.[1]
Classificato come un pianeta terrestre, a volte è definito il "pianeta gemello" della Terra poiché i due mondi sono molto simili per quanto riguarda dimensioni e massa. Tuttavia, è stato dimostrato che per altri aspetti è piuttosto differente dal nostro pianeta. La sua atmosfera è costituita principalmente da anidride carbonica ed è molto più densa di quella terrestre, con una pressione in superficie pari a 92 atmosfere. La densità e la composizione dell'atmosfera creano un imponente effetto serra sulla sua superficie, che lo rende il pianeta più caldo del sistema solare.
Venere è avvolto da uno spesso strato di nubi altamente riflettenti, composte principalmente da acido solforico, che impediscono la visione in luce visibile della superficie dallo spazio. Il pianeta non è dotato di satelliti o anelli e ha un campo magnetico debole, rispetto a quello terrestre.
Stella madre | Sole |
---|---|
Classificazione | Pianeta terrestre |
Parametri orbitali | |
(all'epoca J2000) | |
Semiasse maggiore | 108 208 926 km 0,72333199 UA |
Perielio | 107 476 002 km 0,71843270 UA |
Afelio | 108 941 849 km 0,72823128 UA |
Circonf. orbitale | 6,8 × 108 km 4,545 UA |
Periodo orbitale | 224,70059 giorni (0,6151970 anni) |
Periodo sinodico | 583,92 giorni (1,598687 anni) |
Velocità orbitale | |
Inclinazione orbitale | 3,39471° |
Inclinazione rispetto all'equat. del Sole |
3,86° |
Eccentricità | 0,00677323 |
Longitudine del nodo ascendente |
76,68069° |
Argom. del perielio | 54,85229° |
Satelliti | 0 |
Anelli | 0 |
Dati fisici | |
---|---|
Diametro medio | 12 103,7 km |
Superficie | 4,6 × 1014 m² |
Volume | 9,28 × 1020 m³ |
Massa | |
Densità media | 5,204 × 103 kg/m³ |
Acceleraz. di gravità in superficie | 8,87 m/s² (0,904 g) |
Velocità di fuga | 10,4 km/s |
Periodo di rotazione | 243 giorni |
Velocità di rotazione (all'equatore) |
1,81 m/s |
Inclinazione assiale | 2,64° |
Temperatura superficiale |
|
Pressione atm. | 93 000 hPa |
Albedo | 0,65 |
Dati osservativi | |
Magnitudine app. |
-4,6 (media)
|
Venere è il secondo pianeta del Sistema solare in ordine di distanza dal Sole con un'orbita quasi circolare che lo porta a compiere una rivoluzione in 224,7 giorni terrestri. Prende il nome dalla dea romana dell'amore e della bellezza e il suo simbolo astronomico è la rappresentazione stilizzata della mano di Venere che sorregge uno specchio (; Unicode: ♀).
È l'oggetto naturale più luminoso nel cielo notturno, dopo la Luna, con una magnitudine apparente di -4,6, e per questo motivo è conosciuto fin dall'antichità. Venere raggiunge la sua massima brillantezza poco prima dell'alba o poco dopo il tramonto e per questa ragione è spesso stato chiamato da popoli antichi la "Stella del Mattino" o la "Stella della Sera", fino a quando Pitagora identificò in Venere il responsabile di entrambe le apparizioni.[1]
Classificato come un pianeta terrestre, a volte è definito il "pianeta gemello" della Terra poiché i due mondi sono molto simili per quanto riguarda dimensioni e massa. Tuttavia, è stato dimostrato che per altri aspetti è piuttosto differente dal nostro pianeta. La sua atmosfera è costituita principalmente da anidride carbonica ed è molto più densa di quella terrestre, con una pressione in superficie pari a 92 atmosfere. La densità e la composizione dell'atmosfera creano un imponente effetto serra sulla sua superficie, che lo rende il pianeta più caldo del sistema solare.
Venere è avvolto da uno spesso strato di nubi altamente riflettenti, composte principalmente da acido solforico, che impediscono la visione in luce visibile della superficie dallo spazio. Il pianeta non è dotato di satelliti o anelli e ha un campo magnetico debole, rispetto a quello terrestre.
Osservazione
Poiché il pianeta si trova vicino al Sole può essere visto di solito soltanto per poche ore e nelle vicinanze del Sole stesso: durante il giorno la luminosità solare lo rende difficilmente visibile. È invece molto brillante subito dopo il tramonto (Vespero) sull'orizzonte a ovest oppure poco prima dell'alba (Lucifero) verso est, compatibilmente con la sua posizione.
Ha l'aspetto di una stella lucentissima di colore giallo-biancastro, di gran lunga più brillante di qualsiasi altra stella nel firmamento. L'osservazione al telescopio è migliore quando non è completamente immerso nell'oscurità ma piuttosto nelle luci del crepuscolo o in pieno giorno, in quanto il contrasto col fondo cielo è minore e consente una migliore percezione dei deboli dettagli e delle ombreggiature dell'atmosfera, inoltre il pianeta in questi casi è più alto sull'orizzonte e la stabilità dell'immagine è migliore, in quanto meno disturbata dal riverbero dell'atmosfera terrestre. Particolarmente utili nell'osservazione telescopica di Venere è l'uso di filtri colorati per selezionare la luce a diverse lunghezze d'onda, o di filtri neutri e polarizzatori per ottimizzare la quantità di luce nelle osservazioni crepuscolari, permettendo di evidenziare maggiormente le tenui caratteristiche dell'atmosfera venusiana[2]
L'orbita del pianeta è interna rispetto a quelle della Terra, quindi lo vedremo muoversi alternativamente a est e a ovest del Sole. La sua elongazione (la distanza angolare tra un pianeta e il Sole) può variare tra un valore massimo a ovest e un valore massimo a est, e può arrivare fino a 47°. Le variazioni della sua elongazione massima sono dovute più alla variazione della distanza tra Terra e Sole che alla forma dell'orbita di Venere e quando l'elongazione è ampia Venere può restare visibile per diverse ore. Periodicamente passa davanti o dietro al Sole entrando quindi in congiunzione: quando il passaggio avviene dietro si ha una congiunzione superiore, mentre quando avviene davanti si ha una congiunzione inferiore e la faccia illuminata del pianeta non è visibile dalla Terra in nessun momento del giorno. Il diametro apparente di Venere durante una congiunzione inferiore è di circa 64 secondi d'arco.[3]
L'eclittica sull'orizzonte è il fattore più importante per la visibilità di Venere. Nell'emisfero boreale l'inclinazione è massima dopo il tramonto nel periodo dell'equinozio di primavera oppure prima dell'alba nel periodo dell'equinozio d'autunno. È importante anche l'angolo formato dalla sua orbita e l'eclittica: infatti Venere può avvicinarsi alla Terra fino a 40 × 106 km e raggiungere un'inclinazione di circa 8° sull'eclittica avendo un forte effetto sulla sua visibilità.
A parte il Sole, la Luna e (con difficoltà) Giove,[4] Venere è l'unico corpo celeste che è visibile a occhio nudo anche di giorno, sia pure a condizione che la sua elongazione dal Sole non sia troppo piccola e che il cielo sia abbastanza terso.
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