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MERCURIO(4)

Etimologia, significato culturale e astrologia


Il nome Mercurio deriva dalla mitologia romana, e sebbene fosse di derivazione etrusca (
Turms), era il corrispondente del dio greco Ermes, che secondo la mitologia greca era nato da una relazione fugace tra Zeus e Maia, la più bella delle Pleiadi. Solitamente rappresentato come un giovane snello e atletico con in capo un elmetto alato, simbolo di velocità, era considerato il veloce messaggero degli dei, così come il pianeta è il più rapido nel suo moto di rivoluzione attorno al Sole. Mercurio ruota infatti attorno alla nostra stella in appena 88 giorni, e per la sua vicinanza al Sole può essere osservato solo per brevi periodi all'alba o al tramonto. Nella mitologia romana Mercurio possedeva caratteristiche simili a Hermes, e inoltre era il protettore del commercio e dei ladri, nonché simbolo della medicina.
 
Rappresentazione di Mercurio in un dipinto di Hendrick Goltzius.

Dato il suo veloce movimento apparente in cielo Mercurio rimane solo 7,33 giorni in ogni costellazione dello zodiaco e astrologicamente è il pianeta dominate del segno dei Gemelli (domicilio diurno) e della Vergine (domicilio notturno). Esso governa la comunicazione, la razionalità, la rapidità, l'astuzia, l'intelligenza e l'apprendimento rapido.

Nell'astrologia cinese, Mercurio domina l'acqua, uno dei 5 elementi essenziali assieme a legno, fuoco, terra e metallo e che simboleggia la vita e la purificazione.

Nella letteratura e nelle opere di fantascienza

Essendo uno dei pianeti più vicini alla Terra, Mercurio è stato citato in numerose opere fantascientifiche, soprattutto prima del 1965, quando gli astronomi scoprirono che non era in rotazione sincrona come invece si pensava fino a quel momento. Prima del 1965 molte opere lo descrivono infatti come un pianeta che volgeva sempre la stessa faccia al Sole e quindi metà della sua superficie era perennemente alla luce e l'altra metà sempre oscura.Nella letteratura classica, Mercurio, come gli altri principali pianeti conosciuti fin dai tempi antichi, compare in numerose opere. Dante Alighieri nella Divina Commedia, chiama il Secondo Cielo Cielo di Mercurio. Il Sommo Poeta lo descrive come il luogo dove abitano gli arcangeli e le anime che si attivarono per la gloria terrena, come l'imperatore Giustiniano. Dante del resto considerava Mercurio la "sua stella", perché Mercurio rappresenta la dialettica, in quanto è il più piccolo e vicino pianeta al Sole e come scrisse lui stesso nel Convivio, è quello che "più va velata de li raggi del Sole che null’altra stella".

Uno dei primi romanzi di fantascienza, fu Entretiens sur la Pluralité des Monde di Bernard de Bovier de Fontenelle, che descrive l'esistenza di mondi extraterrestri su Mercurio, Venere e Saturno.

Anche Isaac Asimov ha ambientato alcune delle sue storie su Mercurio. In Circolo vizioso, racconto del 1942 e poi riproposto nell'antologia Io, Robot, due astronauti devono riparare delle miniere servendosi di un sofisticato robot. The Dying Night è un giallo, dove per la morte di uno scienziato, vengono investigati tre suoi colleghi, che erano stati rispettivamente sulla Luna, su Mercurio e sull'asteroide Cerere. Alla fine il colpevole era quello che era stato su Mercurio, che aveva nascosto la prova sull'emisfero sempre in ombra, pensando che sarebbe stato al sicuro per sempre.
In Lucky Starr e il grande sole di Mercurio, lo scenario è un luogo posto al confine tra l'emisfero in ombra e quello alla luce perenne del pianeta, in quanto essendo il romanzo stato scritto nel 1956, non si era ancora scoperto che Mercurio non era in rotazione sincrona. Sempre nel 1956 Alan E. Nourse scrive Brightside Crossing(Traversata luminosa), dove un gruppo di spedizione progetta di attraversare la superficie di Mercurio al perielio seguendo la linea equatoriale.

Dopo che fu scoperto che la rotazione non era sincrona e in realtà Mercurio non volgeva sempre la stessa faccia al Sole, la descrizione di Mercurio nelle opere letterarie si aggiornò al passo con le conoscenze scientifiche del pianeta.

Tra le varie citazioni in romanzi e racconti, tra cui la menzione di una civiltà mercuriana di Arthur C. Clarke in Incontro con Rama, che tenta di distruggere l'astronave aliena senza successo, Mercurio è lo scenario principale del romanzo di David BrinSpedizione Sundiver, del 1980, dove i protagonisti trascorrono buona parte del tempo su Mercurio, base più vicina per studiare forme di vita intelligenti scoperte sul Sole. In Manifold: Space Mercurio è invece l'ultimo avamposto rimasto all'umanità, dopo che una potente razza aliena ha distrutto la razza umana dal resto del sistema solare.

 


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